Riporto
di seguito un piccolo itinerario sull'Isla Grande, il cui unico
scopo è quello di provare a fornire un piccolo aiuto a chi
intende organizzarsi un viaggio itinerante, ma dispone di un
periodo di tempo limitato.
Il
seguente itinerario riguarda la parte centro-occidentale dell'isola, ed
è indicato per chi dispone di un periodo di quindici-venti giorni.
Credo
che "almeno" tre giorni completi si dovrebbero dedicare all'Havana,
in quanto sono molte le cose da vedere; dall'Havana si potrebbero
teoricamente anche dedicare due giorni al mare, nelle vicine spiagge di
Playa del Este e Santa Maria, molto frequentate dai cubani e facilmente
raggiungibili dalla capitale.
Poi si potrebbe improntare un tour di qualche giorno ad occidente, nella
provincia di Pinar del Rio, dov'è situata la Valle
de Vinales, costituita da curiose formazioni chiamate "mogote"
dalla forma di pan di zucchero, distribuite intorno a campi coltivati a
mais e tabacco. La valle è caratterizzata da importanti fenomeni
carsici, facilmente ammirabili nella "Cueve del Indio", una
grande caverna all'interno di un "mogote", da cui esce un
fiume, e nella quale furono ritrovati diversi reperti appartenuti alla
civiltà Siboney.
Vicino
si trova anche il "Mural de la Prehistoria", dipinto su
un'immensa parete da un allievo del muralista messicano Diego Rivera.
Pinar del Rio è facilmente raggiungibile dall'Havana con auto a
noleggio, ma anche con gli autobus di linea della Viazul,
qualora si voglia risparmiare
Circa
l'auto a noleggio, occorre considerare che il parco macchine è un pò
limitato e, specie nei periodi di alta stagione, sarebbe saggio
riservarla dall'Italia. E' utile sapere che sull'isola sono presenti
oltre 70 stazioni di servizio "Servicupet" aperte 24 ore su
24, che, assieme a quelle "Oro Negro" rappresentano i
distributori dove approvvigionarsi di gasolina especial, quella appunto
indicata per le macchine a noleggio. Prendete per buono il consiglio di
fare il pieno ogni qualvolta troverete un distributore e considerate che
sull'isole sono facilmente reperibili delle ottime mappe stradali in cui
sono ben segnalati i distributori. Diffidate dalla benzina offerta al
mercato nero, primo perché illegale, ed ultimamente la polizia non
chiude un occhio con i turisti e secondo perché è spesso annacquata e
potrebbe far sorgere seri problemi al motore della tua auto. Apro una piccola parentesi: diverse persone che conoscono hanno
pagato più il noleggio di un'automobile (minimo 50 dollari al giorno
per una di piccola cilindrata) che non un taxi "particular",
costituito da macchina ed autista (chiaramente è un servizio non
autorizzato). All'Havana ed in qualsiasi stazione di autobus, saranno
decine le persone che si avvicineranno proponendo i più svariati
servizi.
Tornando
al nostro itinerario, oltre a quanto sopra scritto, da Pinar del Rio si
possono effettuare due escursioni giornaliere ad un paio di splendide
isole a nord, ubicate nell'arcipelago de Los Colorados: Cayo
Levisa, un pò più distante, e Cayo
Jutias (qui il mare non ha la trasparenza della
sottoelencata Maria la Gorda, ma il luogo è piacevole
e quando ci sono stato io, era pieno zeppo di famiglie cubane, che
"colorivano" il posto, tanto che ricordo ancora con estremo
piacere il parcheggio adiacente la spiaggia principale pieno zeppo di
macchine d'epoca, facilmente visibili nella cartina sopra indicata), 120
Km. a/r da Vinales.
Se
si vuole però sostare qualche giorno al mare, sempre da Pinar del
Rio si può facilmente raggiungere una splendida località fuori dai
classici circuiti turistici e quindi decisamente poco affollata, ovvero Maria
la Gorda. Tenendo sempre in considerazione la cartina di cui
sopra, si può vedere
dove effettivamente si trova (guardando in basso a sinistra, nella Bahia
de Corrientes).
Il
posto si trova in un vero e proprio santuario della natura e volendo si
possono fare escursioni guidate fino a Playa Las Tumbas, situata al Cabo
de San Antonio, punto estrema della Peninsula Guanahacabibes, dichiarata
nel 1987 riserva della Biosfera dall'Unesco.
Terminato
questo tour della parte occidentale, ripassando dall'Havana (dove
si potrebbe eventualmente soggiornare un'altra notte) si potrebbe a
questo punto improntare un tour delle province centrali (in questo caso
però è consigliata l'auto a noleggio), passando ad esempio per Playa
Giron (la famosa baia dei porci), nelle cui vicinanze merita
sicuramente una visita Playa Larga, dove mancano
certamente i canoni estetici della classica cartolina tropicale, ma
dove sarà possibile una full immersion cubana, aggiungendo inoltre, che la
strada tra Playa Larga e Playa Giron presenta dei punti in cui il mare
è invece decisamente spettacolare, con calette costituite da acqua
limpidissima, piene zeppe di pesci), Cienfuegos
(caratterizzata da splendidi palazzi d'epoca, appartenuti a grandi
proprietari terrieri), Trinidad (cittadina coloniale
che ha mantenuto pressoché integra la sua atmosfera, con innumerevoli
case color pastello, caratterizzate da splendide finestre in ferro
battuto, e con strade lastricate dove passano ancora i calessi trainati
dai cavalli, che nitrendo sfiorano i lampioni in ghisa) e Santa
Clara (città dove si svolse la famosa battaglia decisiva per
la rivoluzione castrista e dove si trova il mausoleo del Che Guevara).
Ubicata qualche decina di chilometri a nord di Santa Clara si trova
trova Remedios, un bel paesino coloniale, davvero poco
battuto turisticamente. Se le sue case fossero restaurate, lo stesso
avrebbe poco da invidiare alla più gettonata Trinidad. Il giro potrebbe poi terminare
sulla costa atlantica, fermandosi qualche giorno ad esempio presso lo
splendido Cayo Santa Maria, distante un centinaio di
chilometri da Santa Clara e raggiungibile in macchina tramite uno
spettacolare ponte sospeso, che collega decine e decine di isolotti.
Solo due di questi isolotti presentano sistemazioni alberghiere e sono
Cayo Las Brujas, ed appunto Cayo Santa Maria. Anche in questo caso, è
decisamente consigliato prenotare dall'Havana, in quanto la zona è
molto frequentata da turisti canadesi provenienti dal Quebec, i quali
atterrano direttamente a Santa Clara tramite voli charter. L'alternativa
ai due alberghi, secondo me fattibilissima e sicuramente mooolto meno
onerosa, è quella di dormire in qualche casa particular di Caibarien,
paesino vicinissimo all'imbocco del ponte sospeso e recarsi al mattino
presto alla Playa Ensenachos, un posto da sogno. Il medesimo
discorso potrai applicarlo per visitare i pochi distanti (40 o 50 Km.)
Cayo Coco e Cayo Guillermo, soggiornando in qualche casa particular a
Moron. In alternativa agli affascinanti cayos, si potrebbe prendere in
considerazione la più turistica ed affollata Varadero.
Un'altra
soluzione per completare degnamente l'itinerario, sarebbe Cayo
Largo, la quale è raggiungibile con voli dall'Havana, ed
occorre comunque acquistare un pacchetto (volo+albergo) dall'Havana.
Il posto è altamente spettacolare, ma non è abitato da cubani...
Cayo Largo è un'isola turistica lunga grosso modo 25 chilometri e larga
nel punto massimo tre, situata nell'arcipelago delle Canarreos in pieno
Mar dei Carabi, circa 80 chilometri a sud di Cuba. Personalmente credo
che l'isola può reggere qualsiasi confronto in termini di mare e
spiagge, con altre località turistiche più gettonate e propagandate
nel mondo. Sull'isola non si hanno contatti con la popolazione cubana,
nel senso che Cayo Largo è dedita interamente al turismo, e gli
unici abitanti che ci vivono sono i cubani che lavorano negli hotel, i
quali dormono in un piccolo villaggio appositamente attrezzato (c'è
anche un pronto soccorso). Per cui, si cerca il contatto con i cubani,
occorre recarsi in altri posti, ma se dal soggiorno balneare si vuole
solo mare cristallino, alternarsi di circa venti chilometri di spiagge
bianchissime, e solitudine, Cayo Largo sarà sicuramente pronta a
dare il suo "benvenuto", ed a stupire il visitatore con
la sua bellezza.
Il clima è eccezionale, nel senso che Cayo Largo vanta le più scarse
precipitazioni di Cuba (l'isola è infatti piuttosto arida), anche se
nella nostra estate è certamente più umida, con conseguente aumento di
fastidiosi insetti, comunque perennemente presenti sull'isola. Io ci
sono stato per una settimana nell'Agosto '95, ed all'epoca c'erano solo
quattro complessi alberghieri (Villa Capricho, Villa Coral, Villa Iguana
e l'hotel Los Pelicanos) poco distanti l'uno dall'altro, ma mi risulta
che gli stessi siano quasi raddoppiati. Come detto, questi alberghi sono
poco distanti l'uno dall'altro e concentrati in un tratto di spiaggia
lungo circa un paio di chilometri e distano circa sette chilometri dalla
celebre "Playa Sirena", la spiaggia più turistica dell'isola.
All'epoca del mio viaggio, quasi tutti raggiungevano Playa Sirena con un
servizio di navetta che faceva spola tra gli alberghi ed il porticciolo
dove ci s'imbarcava per la stessa.
Personalmente raggiungevo giornalmente Playa Sirena passeggiando per
sette chilometri in completa solitudine (letteralmente), su delle
spiagge bianchissime come Playa Paraiso, bagnate da un mare eccezionale,
e questo è anche il mio consiglio per godere appieno delle bellezze
dell'isola. A Playa Sirena c'erano un paio di ristoranti che offrivano
aragoste ed altre specialità di mare, ed erano frequentati
prevalentemente dagli escursionisti che arrivavano a Cayo Largo per un
giorno dall'Havana e Varadero. Negli hotel, o a Playa Sirena, si possono
prenotare diverse escursioni, prima fra tutte quella a Cayo Iguana,
un'isoletta in pieno "Caribe" abitata unicamente da questi
animali, e poi Cayo Los Pajaros, altro isolotto abitato da moltissimi
uccelli, oppure è possibile prenotare una gita che consente di
praticare lo snorkeling sulla bella barriera corallina. Dall'altra parte
dell'isola, superato l'hotel Villa Capricho (l'ultimo complesso
alberghiero), si trovano altre eccezionali bianchissime spiagge deserte,
come Playa Blanca, Playa Los Cocos e Playa Tortuga, dove sembra che
nella stagione estiva vadano a deporre le uova le tartarughe. La
situazione si è rapidamente evoluta (forse troppo) dall'epoca del
mio soggiorno sull'isola, nel senso che ora sembra sia possibile
noleggiare addirittura delle Jeep e degli scooter per scorazzare
sull'isola, e raggiungere le varie spiagge deserte.
Purtroppo il turismo impazza anche in questi splendidi angoli di
paradiso...
Consiglio
di rivedere il suddetto itinerario con l'ausilio di una cartina completa
di Cuba, grazie alla quale ci si potrà meglio render conto del giro da
effettuare.
Questi
sono un paio di links che potrebbero essere utili, anche per prenotare
eventualmente qualche casa particular (all'arrivo all'Havana è
obbligatorio indicare il nome del posto dove si soggiornerà, sebbene
non sono così formali da controllare se è vero quanto viene
scritto):